poesia

9 febbraio 2019 Alfonsina Storni

Giardino dei Ciliegi via dell’Agnolo 5, Firenze

  Sabato 9 febbraio 2019

“La vita come sfida”

Giornata per Alfonsina Storni (1892-1938)

Ore 10 – 13

Ouverture Miguel Fabruccini, Cleopatra Camaioni

Introduce Alessandra Vannoni

Interventi di:

Francesca Giannetti Alfonsina: il coraggio in versi

Flavio Fiorani Buenos Aires anni ‘20: la modernità sul Rio de la Plata

Martha Canfield La donna lupo e i disagi della civiltà

Dibattito

Ore 15 – 18,30

Lucia Valori Il mito di Alfonsina e la donna del secolo

Carmelo Andrea Spadola “Il paesaggio cade e si riprende”: Alfonsina Storni e l’Uruguay

Giulia Spagnesi Alfonsina Storni e l’acqua

Elba De Vita Alfonsina … a posteriori

Dibattito

Performance audio visuale Ando sola di Cleopatra Camaioni

Concluderà la serata il concerto “Cuadrados y Angulos”

Donatella Alamprese Voce

Marco Giacomini chitarra 

proiezioni a cura di Cecilia Micolano

Mostra di opere dedicate ad Alfonsina di: Daniela Baldinger e Miguel Fabruccini

28 gennaio 2019 – Lutto per Humberto Ak’abal

Un grave lutto ha colpito il mondo letterario latinoamericano e non solo.

È morto Humberto Ak’abal, grande poeta e grande amico.

Humberto Ak’abal, nato a Momostenango (Totonicapán) nel 1952, è stato uno dei poeti guatemaltechi più conosciuti nel mondo; ha scritto oltre 20 raccolte poetiche bilingue in lingua maya quiché e spagnolo, ispirate alla cosmovisione e alla storia dei Maya. Le sue opere sono state tradotte in 20 lingue.

«Nella visione poetica di Humberto Ak’abal, e della cultura maya, tutte le creature sono animate dalla necessità di esprimersi, di essere comprese e consolate in una vita che è parte di un processo continuo di trasformazione che manifesta la sua armonia ma che include anche la morte. La reciprocità si mostra proprio in questo forte sentimento di condivisione tanto dell’allegria quanto del dolore. Il turbamento suscitato dalla morte è espresso con una forte carica di emotività manifestata dagli animali, dagli oggetti di uso quotidiano, dalle montagne. Molte poesie sono infatti costruite intorno a sentimenti di smarrimento, paura, dolore, tristezza, (Lamento, Cuando el tecolote canta) ma queste emozioni appaiono condivise da tutti gli elementi dalla natura, e proprio questa profonda e immediata condivisione permette di superare quelle emozioni, di ritrovare la bellezza e sentire dentro di sé la poesia del mondo.
Così, il fuoco consola il legno che brucia (El fuego), la luna rassicura il bambino (Regaño). Sentirsi parte di un universo permette di superare l’angoscia della frammentazione. La creatività poetica, allora, diventa capacità dialogica, propensione all’incontro e alla percezione di atti comunicativi che non passano necessariamente per la parola». (Emanuela Jossa)

LAMENTO

 

Allá lejos
el lamento de un venado.

La tarde se desmorona;
el día deja de ser.

Su hembra ha muerto.

(da Tejedor de palabras)

LAMENTO

 

Laggiù
il lamento di un cervo.

Si sgretola la sera;
il giorno cessa di esistere.

La sua femmina è morta.

REGAÑO

 

La luna era una casa grande
sentada sobre el espinazo del cerro.

Cuando mi papá me regañaba,
yo me iba para la luna
y allí dormía.

(da Tejedor de palabras)

RIMPROVERO

 

La luna era una grande casa
seduta sulla schiena della collina.

Quando mio padre mi rimproverava,
io andavo dalla luna
e lì dormivo.

 

CUANDO EL TECOLOTE CANTA

 

Nació antes que el pueblo,
así tenía que ser.

Cada vez que canta
¡es seguro!

Los chuchos aúllan,
la luna se apaga.
¡Hasta el aire siente miedo!

Cuando él muere
nadie le canta.

(da Tejedor de palabras)

QUANDO IL GUFO CANTA

 

Nacque prima del villaggio,
così doveva essere.

Ogni volta che canta
è sicuro!

I cani ululano,
la luna si spegne.
Persino il vento ha paura!

Quando muore
nessuno canta per lui.

EL FUEGO

 

El fuego
Acuclillado
apaga la tristeza del leño,
cantándole
su ardiente canción.

Y el leño
le escucha
consumiéndose
hasta olvidar
que fue árbol.

(da Tejedor de palabras)

IL FUOCO

 

Il fuoco
accoccolato,
spegne la tristezza del legno,
cantandogli
la sua ardente canzone.

E il legno
lo ascolta
mentre si consuma
fino a dimenticare
che è stato albero

13 dicembre 2018 – La poesia uruguayana

Il Centro Studi Jorge Eielson e
la Biblioteca Umanistica dell’Università di Firenze
 
hanno il piacere di invitare alla Conferenza
 
La poesia uruguayana
 
tenuta dalla prof. Martha Canfield
docente di Letteratura ispanoamericana dell’Università di Firenze
 
13 dicembre 2018 ore 17.00
 
Sala Comparetti
piazza Brunelleschi 3/4 – Firenze

27 novembre 2018 – Juan Rulfo, il poeta

27 novembre 2018 ore 21

Conferenza di

Marco Antonio Campos

poeta, scrittore e docente della UNAM (Universidad Nacional Autónoma de México)

Juan Rulfo, il poeta

Saluti

Cosimo di Nocera (Console Onorario del Messico)

Daniele Sordi (Responsabile Cultura del Circolo Vie Nuove)

Presentazione

Martha Canfield (Presidente del Centro Studi Jorge Eielson)

Circolo Vie Nuove

Viale Giannotti 13 – Firenze

La poesia argentina

15 novembre 2018 ore 17

Il Centro Studi Jorge Eielson e
la Biblioteca Umanistica dell’Università di Firenze
 
hanno il piacere di invitare alla Conferenza
 
La poesia argentina 
dalla gauchesca a Borges e oltre
 
tenuta dalla prof. Martha Canfield
docente di Letteratura ispanoamericana dell’Università di Firenze
 
15 novembre 2018 ore 17.00
 
Sala Comparetti
piazza Brunelleschi 3/4 – Firenze
 
 
 
 
 
 
 

havana horns – cena e spettacolo – 21 luglio 2018

havana horns – cena e spettacolo – 21 luglio 2018

raccontata dai membri della ensamble #HAVANAHORNS,

un viaggio con la scrittrice Martha Canfield,

che si terrà il prossimo sabato 21 luglio 2018 dalle ore 18:30

nella Casa del Popolo 25 aprile,

via del Bronzino 117. Firenze.

A seguire cena a favore del Centro Studi Jorge Eielson (contributo 20 euro)

allietata dal tenore Artemy Nagy e dalla cantautrice Anna Maria Castelli.

Prenotazioni: 3387143954 (Massimo Giovannini)  3934987320 (Sandra Villavicencio)

A casa del poeta – Martha Canfield

Dove vivono i poeti? Di cosa vivono? E come passano le giornate? Con “A casa del poeta” Fabrizio Buratto vuole conoscere e far conoscere i poeti nella loro quotidianità.

La quarta puntata di “A casa del poeta” ha per protagonista Martha Canfield, nella sua casa nel centro di Firenze, a due passi dalla cupola del Brunelleschi e dal campanile di Giotto.

9-16 Aprile 2018 mostra di Emilio Giossi

Dal 9 al 16 aprile 2018
si terrà la mostra

Forse Goethe

È una mostra che nasce dal dialogo tra la pittura di Emilio Giossi e la poesia di Martha Canfield.
Nella Saletta del Chiostro della Biblioteca Umanistica dell’Università di Firenze sono presentati alcuni dei dipinti esposti nella mostra Nero cuore dell’alba che si è tenuta presso il Consiglio della Regione Toscana, al Palazzo del Pegaso, Firenze.

Nero cuore dell’alba prende il nome da un verso di Martha Canfield tratto dalla poesia “Carezza della terra” e, unitamente, è anche il titolo di un dipinto del maestro Emilio Giossi (una bellissima e triste donna velata) come a stabilire, fin da subito, il forte legame che unisce la lirica della Canfield alla pittura di Giossi. Relazione affascinante: incanta perché i suoni dei versi suggeriscono colori e linee che il pittore sa cogliere al volo e poi interpretare con bravura attraverso la sua arte, realizzando disegni e immagini corpose, suadenti che sembrano venire dall’oscurità, afferrare la vita dal nulla. E poi dal dipinto si torna di nuovo al testo scritto in un continuo movimento di significati e vibrazioni che colpiscono e alimentano la fantasia del lettore (di poesia e di immagini), lo stimolano verso quel deragliamento dei sensi di rimbaudiana memoria dove l’A è nera e la U verde.

Alessio Brandolini (dal catalogo Nero cuore dell’alba, Firenze 2018