Villaurrutia – Nostalgia della morte
Xavier Villaurrutia
Nostalgia della morte
a cura di Carmelo Spadola
Firenze 2019, 125 pp.
ISBN: 9788894358063
Prezzo di copertina: €. 12,00
Xavier Villaurrutia
a cura di Carmelo Spadola
Firenze 2019, 125 pp.
ISBN: 9788894358063
Prezzo di copertina: €. 12,00
Giardino dei Ciliegi via dell’Agnolo 5, Firenze
Sabato 9 febbraio 2019
Ore 10 – 13
Ouverture Miguel Fabruccini, Cleopatra Camaioni
Introduce Alessandra Vannoni
Interventi di:
Francesca Giannetti Alfonsina: il coraggio in versi
Flavio Fiorani Buenos Aires anni ‘20: la modernità sul Rio de la Plata
Martha Canfield La donna lupo e i disagi della civiltà
Dibattito
Ore 15 – 18,30
Lucia Valori Il mito di Alfonsina e la donna del secolo
Carmelo Andrea Spadola “Il paesaggio cade e si riprende”: Alfonsina Storni e l’Uruguay
Giulia Spagnesi Alfonsina Storni e l’acqua
Elba De Vita Alfonsina … a posteriori
Dibattito
Performance audio visuale Ando sola di Cleopatra Camaioni
Concluderà la serata il concerto “Cuadrados y Angulos”
Donatella Alamprese Voce
Marco Giacomini chitarra
proiezioni a cura di Cecilia Micolano
Mostra di opere dedicate ad Alfonsina di: Daniela Baldinger e Miguel Fabruccini
Un grave lutto ha colpito il mondo letterario latinoamericano e non solo.
È morto Humberto Ak’abal, grande poeta e grande amico.
Humberto Ak’abal, nato a Momostenango (Totonicapán) nel 1952, è stato uno dei poeti guatemaltechi più conosciuti nel mondo; ha scritto oltre 20 raccolte poetiche bilingue in lingua maya quiché e spagnolo, ispirate alla cosmovisione e alla storia dei Maya. Le sue opere sono state tradotte in 20 lingue.
«Nella visione poetica di Humberto Ak’abal, e della cultura maya, tutte le creature sono animate dalla necessità di esprimersi, di essere comprese e consolate in una vita che è parte di un processo continuo di trasformazione che manifesta la sua armonia ma che include anche la morte. La reciprocità si mostra proprio in questo forte sentimento di condivisione tanto dell’allegria quanto del dolore. Il turbamento suscitato dalla morte è espresso con una forte carica di emotività manifestata dagli animali, dagli oggetti di uso quotidiano, dalle montagne. Molte poesie sono infatti costruite intorno a sentimenti di smarrimento, paura, dolore, tristezza, (Lamento, Cuando el tecolote canta) ma queste emozioni appaiono condivise da tutti gli elementi dalla natura, e proprio questa profonda e immediata condivisione permette di superare quelle emozioni, di ritrovare la bellezza e sentire dentro di sé la poesia del mondo.
Così, il fuoco consola il legno che brucia (El fuego), la luna rassicura il bambino (Regaño). Sentirsi parte di un universo permette di superare l’angoscia della frammentazione. La creatività poetica, allora, diventa capacità dialogica, propensione all’incontro e alla percezione di atti comunicativi che non passano necessariamente per la parola». (Emanuela Jossa)
LAMENTO
Allá lejos La tarde se desmorona; Su hembra ha muerto. (da Tejedor de palabras) | LAMENTO
Laggiù Si sgretola la sera; La sua femmina è morta. |
REGAÑO
La luna era una casa grande Cuando mi papá me regañaba, (da Tejedor de palabras) | RIMPROVERO
La luna era una grande casa Quando mio padre mi rimproverava,
|
CUANDO EL TECOLOTE CANTA
Nació antes que el pueblo, Cada vez que canta Los chuchos aúllan, Cuando él muere (da Tejedor de palabras) | QUANDO IL GUFO CANTA
Nacque prima del villaggio, Ogni volta che canta I cani ululano, Quando muore |
EL FUEGO
El fuego Y el leño (da Tejedor de palabras) | IL FUOCO
Il fuoco E il legno |
poeta, scrittore e docente della UNAM (Universidad Nacional Autónoma de México)
Juan Rulfo, il poeta
Saluti
Cosimo di Nocera (Console Onorario del Messico)
Daniele Sordi (Responsabile Cultura del Circolo Vie Nuove)
Presentazione
Martha Canfield (Presidente del Centro Studi Jorge Eielson)
Circolo Vie Nuove
Viale Giannotti 13 – Firenze
raccontata dai membri della ensamble #HAVANAHORNS,
un viaggio con la scrittrice Martha Canfield,
che si terrà il prossimo sabato 21 luglio 2018 dalle ore 18:30
nella Casa del Popolo 25 aprile,
via del Bronzino 117. Firenze.
A seguire cena a favore del Centro Studi Jorge Eielson (contributo 20 euro)
allietata dal tenore Artemy Nagy e dalla cantautrice Anna Maria Castelli.
Prenotazioni: 3387143954 (Massimo Giovannini) 3934987320 (Sandra Villavicencio)
Dove vivono i poeti? Di cosa vivono? E come passano le giornate? Con “A casa del poeta” Fabrizio Buratto vuole conoscere e far conoscere i poeti nella loro quotidianità.
La quarta puntata di “A casa del poeta” ha per protagonista Martha Canfield, nella sua casa nel centro di Firenze, a due passi dalla cupola del Brunelleschi e dal campanile di Giotto.
Martedì 15 maggio 2018 – ore 16.00
CFZ Cultural Flow Zone
Martha Canfield
conversa con
Alessandro Mistrorigo
Ingresso libero
Informazioni: tel. 0412348358 – eventi@unive.it
Tesa 1
Zattere al Pontelungo,
Dorsoduro 1392 – Venezia
È una mostra che nasce dal dialogo tra la pittura di Emilio Giossi e la poesia di Martha Canfield.
Nella Saletta del Chiostro della Biblioteca Umanistica dell’Università di Firenze sono presentati alcuni dei dipinti esposti nella mostra Nero cuore dell’alba che si è tenuta presso il Consiglio della Regione Toscana, al Palazzo del Pegaso, Firenze.
Nero cuore dell’alba prende il nome da un verso di Martha Canfield tratto dalla poesia “Carezza della terra” e, unitamente, è anche il titolo di un dipinto del maestro Emilio Giossi (una bellissima e triste donna velata) come a stabilire, fin da subito, il forte legame che unisce la lirica della Canfield alla pittura di Giossi. Relazione affascinante: incanta perché i suoni dei versi suggeriscono colori e linee che il pittore sa cogliere al volo e poi interpretare con bravura attraverso la sua arte, realizzando disegni e immagini corpose, suadenti che sembrano venire dall’oscurità, afferrare la vita dal nulla. E poi dal dipinto si torna di nuovo al testo scritto in un continuo movimento di significati e vibrazioni che colpiscono e alimentano la fantasia del lettore (di poesia e di immagini), lo stimolano verso quel deragliamento dei sensi di rimbaudiana memoria dove l’A è nera e la U verde.
Alessio Brandolini (dal catalogo Nero cuore dell’alba, Firenze 2018