Poesia contemporanea

22 febbraio 2019 – giornata internazionale della lingua materna

Il Quartiere 4 del Comune di Firenze e il Centro Studi Jorge Eielson

invitano alla Giornata Internazionale della Lingua Materna 

che si terrà presso la sede del Quartiere 4

Villa Vogel – via delle Torri 23 – Firenze

Programma della serata:

Nella prima parte si terranno due relazioni (di circa 20 minuti ciascuna) che aiuteranno a chiarire e a dare risalto al valore e al ruolo delle lingue indigene nella realtà contemporanea.

Carlos Salazar:    Realidad y retórica de los saberes ancestrales (Realtà e retorica dei saperi ancestrali).

Gloria Cáceres:   La revitalización de las lenguas autóctonas en la construcción de la paz y la reconciliación (La rivitalizzazione delle lingue autoctone nella costruzione della pace e della riconciliazione).

Nella seconda parte si terranno letture poetiche in lingua quechua e brevi esibizioni di gruppi musicali e di danza tradizionali peruviani e brasiliani, uno dei quali (Grupo Americanto) sarà accompagnato da maestri dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, a testimonianza di quanto la musica e l’arte in generale contribuiscano all’integrazione fra i popoli e le culture.

Luna Rosa:          Filosofia, De babado, Fita Amarela (samba antiguo), accompagnato dalle ballerine Mady Paredes e Noemi Meschino.

Smith y Los tres  del Perú:              Suncullay, Ayer la conocí; accompagnato dal gruppo di danza di Fina Estampa

Joel Francia:        Caporales (danza).        

Eduardo Campos: Poesie in quechua de Glória Cáceres, Mama pachapa runrunFruto de la tierra, Kaypiraqmi Kachkani- Aún estoy aquí; (versione spagnola di Jackeline Paredes).

Grupo Americanto:         Condor Pasa, Vírgenes del Sol; con la partecipazione straordinaria dei Maestri dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino Luca Benucci (Prima Tromba) e Fabiano Fiorenzani (PrimoTrombone).

Gloria Cáceres:     Poesía Nazca di Eielson en quechua (traduzione italiana di Martha Canfield).

Chiuderanno la serata un Omaggio a Humberto Ak’abal (poeta maya quiché recentemente scomparso)

e un brindisi di saluto con prodotti peruviani e locali.

9 febbraio 2019 Alfonsina Storni

Giardino dei Ciliegi via dell’Agnolo 5, Firenze

  Sabato 9 febbraio 2019

“La vita come sfida”

Giornata per Alfonsina Storni (1892-1938)

Ore 10 – 13

Ouverture Miguel Fabruccini, Cleopatra Camaioni

Introduce Alessandra Vannoni

Interventi di:

Francesca Giannetti Alfonsina: il coraggio in versi

Flavio Fiorani Buenos Aires anni ‘20: la modernità sul Rio de la Plata

Martha Canfield La donna lupo e i disagi della civiltà

Dibattito

Ore 15 – 18,30

Lucia Valori Il mito di Alfonsina e la donna del secolo

Carmelo Andrea Spadola “Il paesaggio cade e si riprende”: Alfonsina Storni e l’Uruguay

Giulia Spagnesi Alfonsina Storni e l’acqua

Elba De Vita Alfonsina … a posteriori

Dibattito

Performance audio visuale Ando sola di Cleopatra Camaioni

Concluderà la serata il concerto “Cuadrados y Angulos”

Donatella Alamprese Voce

Marco Giacomini chitarra 

proiezioni a cura di Cecilia Micolano

Mostra di opere dedicate ad Alfonsina di: Daniela Baldinger e Miguel Fabruccini

28 gennaio 2019 – Lutto per Humberto Ak’abal

Un grave lutto ha colpito il mondo letterario latinoamericano e non solo.

È morto Humberto Ak’abal, grande poeta e grande amico.

Humberto Ak’abal, nato a Momostenango (Totonicapán) nel 1952, è stato uno dei poeti guatemaltechi più conosciuti nel mondo; ha scritto oltre 20 raccolte poetiche bilingue in lingua maya quiché e spagnolo, ispirate alla cosmovisione e alla storia dei Maya. Le sue opere sono state tradotte in 20 lingue.

«Nella visione poetica di Humberto Ak’abal, e della cultura maya, tutte le creature sono animate dalla necessità di esprimersi, di essere comprese e consolate in una vita che è parte di un processo continuo di trasformazione che manifesta la sua armonia ma che include anche la morte. La reciprocità si mostra proprio in questo forte sentimento di condivisione tanto dell’allegria quanto del dolore. Il turbamento suscitato dalla morte è espresso con una forte carica di emotività manifestata dagli animali, dagli oggetti di uso quotidiano, dalle montagne. Molte poesie sono infatti costruite intorno a sentimenti di smarrimento, paura, dolore, tristezza, (Lamento, Cuando el tecolote canta) ma queste emozioni appaiono condivise da tutti gli elementi dalla natura, e proprio questa profonda e immediata condivisione permette di superare quelle emozioni, di ritrovare la bellezza e sentire dentro di sé la poesia del mondo.
Così, il fuoco consola il legno che brucia (El fuego), la luna rassicura il bambino (Regaño). Sentirsi parte di un universo permette di superare l’angoscia della frammentazione. La creatività poetica, allora, diventa capacità dialogica, propensione all’incontro e alla percezione di atti comunicativi che non passano necessariamente per la parola». (Emanuela Jossa)

LAMENTO

 

Allá lejos
el lamento de un venado.

La tarde se desmorona;
el día deja de ser.

Su hembra ha muerto.

(da Tejedor de palabras)

LAMENTO

 

Laggiù
il lamento di un cervo.

Si sgretola la sera;
il giorno cessa di esistere.

La sua femmina è morta.

REGAÑO

 

La luna era una casa grande
sentada sobre el espinazo del cerro.

Cuando mi papá me regañaba,
yo me iba para la luna
y allí dormía.

(da Tejedor de palabras)

RIMPROVERO

 

La luna era una grande casa
seduta sulla schiena della collina.

Quando mio padre mi rimproverava,
io andavo dalla luna
e lì dormivo.

 

CUANDO EL TECOLOTE CANTA

 

Nació antes que el pueblo,
así tenía que ser.

Cada vez que canta
¡es seguro!

Los chuchos aúllan,
la luna se apaga.
¡Hasta el aire siente miedo!

Cuando él muere
nadie le canta.

(da Tejedor de palabras)

QUANDO IL GUFO CANTA

 

Nacque prima del villaggio,
così doveva essere.

Ogni volta che canta
è sicuro!

I cani ululano,
la luna si spegne.
Persino il vento ha paura!

Quando muore
nessuno canta per lui.

EL FUEGO

 

El fuego
Acuclillado
apaga la tristeza del leño,
cantándole
su ardiente canción.

Y el leño
le escucha
consumiéndose
hasta olvidar
que fue árbol.

(da Tejedor de palabras)

IL FUOCO

 

Il fuoco
accoccolato,
spegne la tristezza del legno,
cantandogli
la sua ardente canzone.

E il legno
lo ascolta
mentre si consuma
fino a dimenticare
che è stato albero

13 dicembre 2018 – La poesia uruguayana

Il Centro Studi Jorge Eielson e
la Biblioteca Umanistica dell’Università di Firenze
 
hanno il piacere di invitare alla Conferenza
 
La poesia uruguayana
 
tenuta dalla prof. Martha Canfield
docente di Letteratura ispanoamericana dell’Università di Firenze
 
13 dicembre 2018 ore 17.00
 
Sala Comparetti
piazza Brunelleschi 3/4 – Firenze

27 novembre 2018 – Juan Rulfo, il poeta

27 novembre 2018 ore 21

Conferenza di

Marco Antonio Campos

poeta, scrittore e docente della UNAM (Universidad Nacional Autónoma de México)

Juan Rulfo, il poeta

Saluti

Cosimo di Nocera (Console Onorario del Messico)

Daniele Sordi (Responsabile Cultura del Circolo Vie Nuove)

Presentazione

Martha Canfield (Presidente del Centro Studi Jorge Eielson)

Circolo Vie Nuove

Viale Giannotti 13 – Firenze

La poesia argentina

15 novembre 2018 ore 17

Il Centro Studi Jorge Eielson e
la Biblioteca Umanistica dell’Università di Firenze
 
hanno il piacere di invitare alla Conferenza
 
La poesia argentina 
dalla gauchesca a Borges e oltre
 
tenuta dalla prof. Martha Canfield
docente di Letteratura ispanoamericana dell’Università di Firenze
 
15 novembre 2018 ore 17.00
 
Sala Comparetti
piazza Brunelleschi 3/4 – Firenze
 
 
 
 
 
 
 

havana horns – cena e spettacolo – 21 luglio 2018

havana horns – cena e spettacolo – 21 luglio 2018

raccontata dai membri della ensamble #HAVANAHORNS,

un viaggio con la scrittrice Martha Canfield,

che si terrà il prossimo sabato 21 luglio 2018 dalle ore 18:30

nella Casa del Popolo 25 aprile,

via del Bronzino 117. Firenze.

A seguire cena a favore del Centro Studi Jorge Eielson (contributo 20 euro)

allietata dal tenore Artemy Nagy e dalla cantautrice Anna Maria Castelli.

Prenotazioni: 3387143954 (Massimo Giovannini)  3934987320 (Sandra Villavicencio)

A casa del poeta – Martha Canfield

Dove vivono i poeti? Di cosa vivono? E come passano le giornate? Con “A casa del poeta” Fabrizio Buratto vuole conoscere e far conoscere i poeti nella loro quotidianità.

La quarta puntata di “A casa del poeta” ha per protagonista Martha Canfield, nella sua casa nel centro di Firenze, a due passi dalla cupola del Brunelleschi e dal campanile di Giotto.

12 giugno 2018 – Poesia del Nicaragua

12 giugno 2018 – Poesia del Nicaragua

Il Centro Studi Jorge Eielson e il Consolato Generale del Perù

hanno il piacere di invitarvi alla conferenza sulla Poesia del Nicaragua

che si terrà il 12 giugno alle ore 17:00 nella sede del Consolato