Poesie

Follieri / Carabba

5 aprile 2017 – ore 17

presentazione della raccolta poetica

Tessiture spaziali
di Titti Follieri

con illustrazioni di LeoNilde Carabba
(Morgana edizioni, 2016)

Sala Comparetti
Piazza Brunelleschi, 4
Firenze

Interventi
Martha Canfield docente letteratura ispanoamericana Università di Firenze
Lucilla Saccà docente di Storia dell’arte contemporanea Università di Firenze

saranno presenti le autrici
e saranno esposte opere di LeoNilde Carabba

PER MADRE TERRA
( Dedicato a Anna Maria Ortese )

Perché Madre Terra sia rispettata
chiediamo PACE PER SEMPRE.

Noi passeggere mortali
chiediamo tolleranza giustizia sociale
libertà consapevole dignità
per tutti gli esseri viventi.

Le nostre orecchie ascoltano il dolore
di innocenti uccisi per le strade di Beirut
di Parigi di Tunisi del Mali.
Torniamo a casa dentro il silenzio di un respiro.
Ci rifugiamo nel grembo della Dea oscura
e sentiamo compassione per la sofferenza di tanti.

I nostri occhi restano stupiti dinanzi alla bellezza
di un tramonto arancio un cespuglio di bacche rosse.
Richiediamo che la bellezza del corpo celeste
sia riconosciuta amata preservata.

Le nostre mani si prendono cura.
Corrono agitate sempre operose
in tanti piccoli gesti di attenzione
nell’affaccendarsi quotidiano.
E ci chiediamo : “Chi curerà le ferite di tanti lutti ?”

Torniamo a casa dentro il silenzio di un respiro
e sentiamo la tenerezza il dono di un abbraccio
un gesto di fiducia condivisione sorellanza
da anima ad anima in presenza.

La nostra mente cerca parole vere
mentre ad una ad una vengono bruciate
rese inservibili dalla ridondanza.
Eppure nel frastuono trovare una via
capacità di ascolto comprensione.

Consapevoli di essere Guerriere di Pace
nella fiducia del diritto alla felicità per tutti
manifestiamo il nostro Amore
per Madre Terra il Corpo celeste.
dicembre 2015

Recensione

30 settembre 2014 Jorge Arbeleche

Nell’ambito del festival internazionale di poesia
 
voci lontane, voci sorelle
 
Martedì 30 settembre alle ore 21.15
Biblioteca delle Oblate, Sala Conferenze
 
LETTURA dei poeti
Jorge ARBELECHE (Uruguay)
Guido MAZZONI (Italia) 
Janice KULYK KEEFER (Canada)
 
Introducono
Martha CANFIELD,
Riccardo DONATI
Brenda PORSTER
30_settembre_2014

Armando Romero

cajambre


Lo scrittore colombiano Armando Romero ha vinto l’edizione 2011 del Premio Novela corta Concejo de Siero (Spagna) con il romanzo breve CAJAMBRE

Il premio verrà consegnato all’autore il giorno 25 marzo 2011

Armando Romero (Cali, Colombia,1944). Poeta, romanziere e saggista, è Professore del centro di ricerca Charles Phelps Taft, dipartimento di Lingue e Letterature Romanze dell’Università di Cincinnati.
Le sue opere sono tradotte in inglese, italiano, francese, portoghese, greco, arabo, rumeno e tedesco.

  In italiano:
La radice delle bestie, Sinopia, Venezia 2004.
Hagion horos, Sinopia, Venezia 2006.
Ritratti di un civilizzato in Cina, Sinopia, Venezia 2007.
Incontro fortuito col Filosofo Fantasma, Sinopia, Venezia 2007
Quartine, Sinopia, Venezia 2008.
Versi liberi per Venezia, Sinopia, Venezia 2010.
   

 

romero

Génesis

GÉNESIS

Una palabra sola como el sol
Una palabra azul como la tierra
La palabra Adán durmiendo
Junto a la palabra Eva
(Da Tema y variaciones, Ginevra 1950)

GENESI

Una parola sola come il sole
Una parola azzurra come la terra
La parola Adamo che dorme
Accanto alla parola Eva

(trad. di Martha Canfield)

Via Veneto

VIA VENETO

me pregunto
si verdaderamente
tengo manos
si realmente poseo
una cabeza y dos pies
y no tan sólo guantes
y zapatos y sombrero
y por qué me siento
tan puro
más puro todavía
y más próximo a la muerte
cuando me quito los guantes
el sombrero y los zapatos
como si me quitara las manos
la cabeza y los pies

VIA VENETO

mi domando
se veramente
ho le mani
se possiedo realmente
una testa e due piedi
e non soltanto guanti
e scarpe e cappello
e perché mi sento
così puro
più puro ancora
e più prossimo alla morte
quando mi tolgo i guanti
il cappello e le scarpe
come se mi togliessi le mani
la testa e i piedi

(trad. di Martha Canfield)

Primavera en Villa Adriana

PRIMAVERA EN VILLA ADRIANA

esta mañana de abril
las hojas verdes cubren
el corazón de paolo
que no puede caminar
ni decir una palabra
porque la vida pesa
esta mañana de abril
como un templo de papel
en el oxígeno puro
y si dijera una palabra
tan sólo una palabra
ardería el mundo entero

PRIMAVERA A VILLA ADRIANA

questa mattina di aprile
le foglie verdi coprono
il cuore di paolo
che non può camminare
né dire una parola
perché la vita pesa
questa mattina di aprile
come un tempio di carta
nell\’ossigeno puro
e se dicesse una parola
soltanto una parola
il mondo intero brucerebbe

(trad. di Martha Canfield)

Campidoglio

CAMPIDOGLIO

usted no sabe cuánto pesa
un corazón solitario
hay noches en que la lana oscura
la lana tibia que me protege
llega hasta el cielo
y mientras duermo mientras respiro
mientras sollozo
se me derrama la leche hirviendo
sobre la cara
y entonces una máscara magnífica
con la sonrisa del rey de espadas
cubre mi llanto
y todo eso no es nada todavía
usted no me creerá
pero luchar luchar luchar
todas las noches con un tigre
hasta convertirlo en una magnolia
y despertarse
despertarse todavía y no sentirse
aún cansado y rehacer aún
raya por raya el mismo tigre odiado
sin olvidar los ojos los intestinos
ni la respiración hedionda
todo eso para mí
es mucho más fácil mucho más suave
créame usted
que arrastrar todos los días
el peso de un corazón desolado

CAMPIDOGLIO

lei non sa quanto pesa
un cuore solitario
ci sono notti in cui la lana scura
la lana tiepida che mi protegge
arriva fino in cielo
e mentre dormo mentre respiro
mentre singhiozzo
mi si versa il latte bollente
sul viso
e allora una maschera magnifica
col sorriso del re di spade
copre il mio pianto
e tutto questo non è niente ancora
lei non mi crederà
ma lottare lottare lottare
tutte le notti con una tigre
fino a trasformarla in magnolia
e svegliarsi
svegliarsi ancora e non sentirsi
stanco e rifare ancora
striscia dopo striscia la stessa odiata tigre
senza dimenticare gli occhi gli intestini
né l\’alito fetido
tutto questo per me
è molto più facile molto più leggero
mi creda
che non trascinare ogni giorno
il peso di un cuore desolato

(trad. di Martha Canfield)